La
stele dell'archeologo
Daniele
Crippa
La
formazione culturale di Rimer Cardillo si perde nella notte dei tempi,
in quell'arcadia sud-america-na ove il mondo sciamanico aveva i suoi
tempi di maturazione e dove sapeva interloquire con le regole della
natura.
Il suo dna carico di questa saggezza traspare in quella presenza che
lo porta ad intitolare spesso le sue opere con parole guarani: l'antico
popolo della sua terra di origine, il Rio della Plata.
La presenza di immagini fossili sono 1'anima della natura, del tempo,
di tutte le esperienze dei nostri padri: quella sicura saggezza che
tanto spesso tra spare e ci aiuta in momenti disperati della nostra
vita. L'arcaico sapere
nato da millenni di vita vissuta. La stratificazione di esperienze inconsciamenteora
a noi appartenenti.
Il dolmen di immacolato bianco marmo di Carrara: cercato, scavato, voluto
caparbiamente daH'artista nella stessa cava ove Michelangelo segnava
i blocchi di marmo per quei suoi figli da ritrovare gia scolpiti e dormienti
nel blocco, diventa una operazione di iniziazione quasi sciamanica atta
a ricercare il nostro dimenticato sapere in quei fossili tanto carichi
di storia passata.
Questo ritrovarsi nella storia, nel tempo antico assume per l'artista
uruguaiano il perno sul quale ruota la ricerca degli ultimi anni.
E' pura antropologia dell'arte: - in Italia ricordiamo Claudio Costa,
il grande artista genovese prematuramente scomparso, che ne e stato
il massimo esponente-.
E'questa una ricerca profonda portata attraverso il riscoprire, lo scavare,
l'indagare quanto la natura ci ha lasciato di antiche presenze per ricordarci
la centralita del proprio sapere.
Quest'opera appositamente creata per questo even-to tellino e il summit
odierno di questa indagine artistica di uno dei piii interessanti artisti
del pano rama internazionale.